Recensioni
“ Paragrafo dopo paragrafo, l’autore analizza le canzoni e riflette sulla giustizia […] È un po’ come se la musica e le parole di Faber spingessero Caruso a pensare una giustizia meno chiusa dentro il rigore burocratico e meno a senso unico. ”
Corriere della Sera
Domenica 5 marzo 2023
Helmut Failoni
Helmut Failoni
La “stazione successiva” è quella, forse utopica, verso cui dovrebbe tendere la giustizia, in una direzione “ostinata e contraria”, oltre i recinti e le regole matematiche della legge. Una giustizia […] aperta alla pietà, all’umanità e, in fondo, alla misericordia.
“Secondo Caruso, De André delinea una giustizia che ha i tratti della misericordia. […] nella poetica del cantautore troviamo l’idea di una giustizia che sa offrire percorsi di nuova vita, riconoscendo la legittima aspirazione a una rinascita.
Il PIccolo di Alessandria
18/08/2023 – Alberto Ballerino
“È una contraddizione lacerante quella che, a volte, si vive immersi nella giurisdizione […] il libro di Raffaele Caruso si fa carico con lucidità del bagaglio di angoscia e di domande che quella contraddizione porta alla luce.”
L’autore traccia un percorso esegetico inesplorato delle poesie più celebri di Faber, accompagnandolo con spunti autobiografici personali e professionali, alla ricerca appassionata di una giustizia utopica, la giustizia “della stazione successiva”
“Caruso ha attraversato l’o –
pera di De André attraverso
una rilettura in controluce e
nelle pieghe della memoria
personale e famigliari con
uno degli autori, cantautori
che più a
segnato la sua vita come
quella di milioni di persone
di varie generazioni che
hanno apprezzato e lo
faranno per sempre la sua
musica e poetica”
“L’autore traccia un percorso esegetico inesplorato delle poesie più celebri di Faber, accompagnandolo con spunti autobiografici personali e professionali, alla ricerca appassionata di una giustizia utopica, la giustizia “della stazione successiva” capace di togliersi la benda e deporre bilancia e spada […]”
“Alla ricerca di una dimensione più umana nell’aministrare la giustizia […] ecco che Un Medico e Smisurata Preghiera diventano occasione di parlare della scelta di diventare avvocato e di una giustizia per gli ultimi.”
Il Secolo XIX
Lunedì 20 Marzo 2023
M.Fag.
M.Fag.
“Ero convinto che su Fabrizio De André, la sua poetica, la sua musica, la sua ribellione da gran borghese, la sua Genova ondeggiante tra Albaro e i caruggi, fosse stato scritto e detto tutto. Invece no. Un affermato penalista genovese, Raffaele Caruso, specialista in criminologia clinica, […] ci rivela un De André “giurista”, a suo modo, s’intende, quello di un rivoluzionario musicale, ma non soltanto.”
“ Attraverso una serie di canzoni di Fabrizio De André, l’autore riflette sulla “giustizia”. Nella prima parte egli sceglie tredici canzoni sull’argomento, che analizza in profondità […] vengono poi passate in rassegna tutte le altre composizioni in cui De André tratta i temi della colpa, del diritto, del giudizio e dell’autorità”
“ L’opera è un viaggio in cui l’autore racconta una serie di esperienze personali e professionali sollecitate da alcune canzoni in cui Faber tocca i temi della giustizia, della pena del delitto. ”
“Quindici canzoni come una playlist intrecciata alle esperienze professionali di un avvocato penalista e a puntuali riflessioni sul tema della giustizia […] Un libro affascinante e ricco di spunti”
“L’avvincente analisi conduce all’individuazione di un pensiero coerente: partendo dall’umano tipico dell’universo dei protagonisti da lui creati, De André, anche nel solco della critica a ogni potere, delinea una giustizia che aspira ai tratti della misericordia.”